Siliybum marianum
parti usate: il frutto
Non vi è epatologo che non abbia prescritta ad un ammalato la silimarina. La silimarina, una miscela di silibina, silicristina e silidiasi nel rapporto 3:1:1 è il principio attivo a maggiore concentrazione del cardo mariano. Il cardo ha spiccate attività epatoprotettive: agisce sulle membrane degli epatociti restaurandone le strutture alterate riconducendo alla normalità le loro funzioni specifiche. Il cardo mariano è indicato nelle condizioni di sofferenza organica e funzionale indotta dalle epatiti acute ed infettive, e può essere usato con successo nelle epatiti da cause tossiche, nella cirosi epatica e nelle epatoterapie croniche. ei grassi (abbondanti fritture, pasti troppo conditi, ecc.).
Cardo Mariano è un coadiuvante tradizionale per:
- Epatopatie;
- Degenerazione grassa del fegato;
- Epatiti di origine virale;
- Alcolismo e le intossicazioni epatiche di diversa origine;
- Aumento dei trigliceridi;